Un itinerario alla scoperta della Sicilia più autentica, un tuffo nei colori, profumi e sapori della campagna iblea, un vero e proprio viaggio on the road all’insegna dell’autenticità e essenzialità della cultura contadina del Val di Noto. Per disintossicarsi dallo stress quotidiano e farsi sorprendere dalla natura.

CAVA GRANDE DEL CASSIBILE: La Riserva si trova fra i Comuni di Noto, Avola e Siracusa. E’ un complesso di rocce di tenero calcare, situate nel basso altipiano ibleo scavate dal fiume Cassibile, che per azione di erosione hanno formato nel tempo delle vallate scoscese chiamate “cave”. Una delle più spettacolari è appunto la Cava Grande attraversata dal fiume Cassibile. Lunga 10 Km e profonda 250 metri, fu in epoca paleolitica sede di insediamenti abitati ed è considerato il più grande canyon naturale d’Europa.

CALAMOSCHE: Calamosche è una piccola ed incantevole baietta posta all’interno della riserva naturale di Vendicari.
La conformazione la rende protetta dalle correnti, è dunque caratterizzata da acque calme, dalla cui superficie si intravedono fondali bianchissimi come la sabbia.
Dichiarata nel 2005 da Legambiente spiaggia più bella d’Italia, è raggiungibile solo a piedi.

VENDICARI: La Riserva naturale di Vendìcari è uno dei luoghi protetti più visitati della Sicilia. Natura e storia s’intrecciano lungo la costa sud orientale della Sicilia, che da Noto va a Pachino. Durante la passeggiata, lo sguardo s’imbatte nelle vestigia dell’antico passato di Vendicari che, per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, fu uno dei più importanti porti mercantili, famosa per le saline (impianto per la produzione di sale marino) e la conservazione del tonno come dimostra la Tonnara, la cui torre svetta solitaria al limitare estremo. A Vendicari, il miracolo della natura si rinnova annualmente, al passare dei ritmi delle stagioni che segnano le rotte migratorie degli uccelli che dal continente africano migrano verso il nord-Europa e ritorno. Qui l’uomo ha fatto un passo indietro, garantendo l’integrità ambientale. E’ questo, infatti un anello fondamentale nelle “aerovie” percorse da milioni di uccelli, in qualsiasi periodo dell’anno che qui si fermano per nidificare e per nutrirsi.

CITTADELLA: Cittadella rappresenta l’ingresso sud della Riserva Naturale di Vendicari, a due passi da San Lorenzo.
Colori unici, calette mozzafiato e fondale sabbioso cristallino caratterizzano questo luogo che difficilmente esce dal cuore e dai ricordi. Il luogo deve il nome all’insediamento bizantino del VI secolo dC, che qui si era stabilito anche grazie alla presenza di acqua essendo nei pressi la foce del Tellaro. Non a caso la visita a Cittadella, al di la della occasione balneare, rappresenta una tappa obbligatoria per un turista interessato al valore culturale della esperienza, di cui la chiesa della Trigona, la basilica bizantina, è l’esempio piu importante.

CAPO PASSERO: Capo Passero rappresenta l’estremo lembo sud della Sicilia, dell’Italia e dell’Europa. E’ un luogo che concentra in sè molti significati, non è solo una bella spiaggia dai tramonti unici.
E’ anche il piccolo borgo di pescatori, per raggiungere il quale si tagliano in auto centinaia di serre dedite alla produzione del celebre pomodorino ciliegino di Pachino, dal sapore inconfondibile. Due mondi contrapposti si incontrano, due anime e due filosofie, due culture e due storie differenti si abbracciano in questo luogo magico.

MARIANELLI: La spiaggia di Marianelli, all’interno della riserva naturale di Vendicari, a Noto, è un po’ più isolata e discreta tra le altre e rappresenta il luogo ideale per chi preferisce fuggire dalle località più affollate.
Piccola curiosità: lo sapevate che Marianelli è luogo di ritrovo della comunità gay e nudisti? Che da anni hanno eletto Noto propria capitale estiva.
Marianelli rappresenta il giusto compromesso tra privacy e natura. Per questo motivo spesso si ritrovano qui gli amanti del naturismo, per quanto non riconosciuta l’area da alcuna delibera apposita.
Tra una sequela di bianche calette, si aprono angoli di paradiso, dove lo sguardo è rapito dalla limpidezza delle acque.

PANTALICA: Stretta nell’abbraccio dei Comuni di Sortino, Ferla, Cassaro, Buscemi, Palazzolo Acreide la Riserva naturale orientata di Pantalica, bagnata dalla Valle dell’Anapo e dal torrente Cavagrande, si snoda su di un’ampia area di 3700 ettari compresa dentro un bacino idrografico totale di 450 km quadri.
La Valle dell’Anapo è innanzitutto la valle del fiume, limpido e fresco. Ecco perché nelle sue acque riesce a vivere ancora la trota fario, dal dorso costellato di punti bianchi, rossi e neri, ma anche la rara ed autoctona macrostigma, la trota siciliana, presente in altre pochissime stazioni in Sicilia e che qui si può nutrire di gamberetti di fiume. Le acque del torrente sono anche abitate dal granchio e dal discoglosso dipinto, una rana abbastanza pregiata. Le sponde dell’area fluviale sono ombreggiate dai platani orientali. L’oleandro è un’altra nota caratteristica di questa riserva.

ETNA: Con i suoi circa 3.300 metri di altitudine, l’Etna rappresenta una sorta di gigante di fuoco posto al cuore del Mar Mediterraneo a sovrastare Catania: una considerazione necessaria, per comprendere quale straordinario ecosistema rappresenti oggi questo che è il vulcano attivo più alto d’Europa.
Un’alta escursione termica, il susseguirsi continuo di eruzioni, la varietà di paesaggio (dal mare ai boschi alle colate laviche) ne fanno un habitat vario cui si adatta una incredibile quantità di specie animali e vegetali. Ma attenzione: oltre i 2500 metri non cresce più nulla, se non qualche sporadica ginestra.
Nel corso di una escursione che resta incisa nella memoria, sedendo su uno sperone di lava raffreddato anzitempo dalle notti ghiacciate, contempleremo, insieme, mirando dall’alto le isole Eolie, la straordinaria fusione di acqua e fuoco, di terra ed aria.